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Petri, Olaus.

Nome latinizzato di Olaf Petersson. Teologo e riformatore svedese. Compì gli studi presso le università di Lipsia e Wittenberg (1516-18), dove subì l'influenza di Lutero e di Melantone. Tornato in patria, fu ordinato diacono nel 1520 e insegnò nella scuola capitolare di Strängnäs, dove iniziò a far circolare le idee luterane. Nel 1524 il re Gustavo Vasa lo fece nominare segretario della municipalità di Stoccolma. Il suo matrimonio (che aveva un'intenzione polemica contro il celibato ecclesiastico), celebrato nel 1525, offrì alla Chiesa ufficiale il pretesto per attaccarlo, ma egli rispose alle critiche pubblicando un manuale di dottrina evangelica, Utile Istruzione (1526), opera con la quale ebbe inizio la sua vasta produzione. L'anno successivo si trovò coinvolto in una disputa religiosa con il teologo tomista Peter Gallus, alle tesi del quale egli rispose con una serrata confutazione (Risposta ai dodici quesiti, 1527), in cui in modo semplice e chiaro esponeva la dottrina evangelica, mettendo in evidenza come la predicazione delle Sacre Scritture fosse l'unico dovere della Chiesa. Questo trattato ebbe un'importanza determinante nell'orientamento della politica ecclesiastica del re, che nell'estate del 1527 convocò la dieta di Västerás, sancendo in questo modo la fine della posizione di privilegio politico e giuridico della Chiesa cattolica e riconoscendo il principio della tolleranza religiosa, pur nel mantenimento dell'organizzazione ecclesiastica e dell'autorità amministrativa dei vescovi. Nel 1528 P. tradusse il Libro dei Sermoni di Lutero e, potendo contare su un appoggio aperto, cominciò a pubblicare una serie di opere polemiche, attaccando i riti e gli usi cattolici, i sacramenti, la confessione, il celibato, la vita monastica. Nel 1531 pubblicò la Messa svedese, dando un contributo decisivo alla trasformazione della liturgia svedese e all'affermazione delle funzioni religiose in lingua volgare. Pochi anni più tardi, suo fratello Laurentius (V. PETRI, LAURENTIUS), che era stato nominato alcuni anni prima arcivescovo di Uppsala, convocò un sinodo (1536) che segnò l'atto ufficiale di nascita della Chiesa nazionale evangelica svedese. In quegli anni P. svolse un'incredibile mole di lavoro, componendo, tra l'altro, oltre a un dizionario latino-svedese, una Cronaca della Svezia destinata ad avere una grande influenza sull'evoluzione culturale dello Stato, e un manuale intitolato Regole per i giudici, che ancora oggi figura come introduzione al Codice svedese. Negli anni seguenti, grazie alla sua opera e a quella di suo fratello, la Riforma fece grandi progressi. Tuttavia, nel 1539, a causa di uno scontro tra P. e il re, sfociato in accuse di anabattismo e tradimento, P. venne condannato a morte. Ottenne però la commutazione della pena in una forte multa. Riconquistata la benevolenza del re, nel 1542 divenne parroco di Stoccolma. L'anno prima, insieme con il fratello, aveva pubblicato la prima traduzione svedese integrale della Bibbia (Örebro 1493 - Stoccolma 1552).